zumurruddu di anobii - 2017/06/09 16:05:33 “La vita retta è quella ispirata dall’amore e guidata dalla conoscenza” (Bertrand Russell) “Ogni incremento dell’abilità, se si vuole che produca un incremento anziché una diminuzione della felicità umana, richiede una corrispondente crescita della saggezza. Negli ultimi centocinquanta anni si è verificata una crescita dell’abilità che non ha precedenti, e il ritmo di questo avanzamento non dà segni di stanchezza. Al contrario, la saggezza non ha fatto registrare il benché minimo progresso” (Bertrand Russell) Romanzo godibilissimo, che si legge in un soffio, eppure che sonda argomenti e questioni non banali. E’ questa la storia di Saverio, brillantissimo studente di matematica, riservato, estraneo alle ambizioni “comuni” dei suoi coetanei quanto a quelle tipiche di certi ambienti universitari; la sua passione per la matematica gli farà scoprire tradimenti e bassezze, ma anche incontrare persone degne e nuovi scopi da perseguire, più inlinea con i suoi valori. Vi sono tanti spunti di riflessione nella sua ricerca, intellettuale e umana, e seguendo la sua crescita, ci poniamo insieme a lui tante domande. Qual è il ruolo della scienza nella vita dell’uomo? A cosa servono scienza e conoscenza se non supportate da un’etica che ne regoli e guidi lo sviluppo e l’utilizzo? E perché perseguire lo scopo di fare soldi e assicurarsi un’esistenza tranquilla e “normale”, quando i valori che contano sono l’amore, la solidarietà, il salvare vite umane? Mi è piaciuto molto il personaggio di Saverio, forse perché mi assomiglia un po’, nelle inclinazioni e nel carattere (beh, io però sono stata studentessa molto meno brillante), e mi è piaciuto molto il rapporto di amicizia che si instaura tra lui e il vecchio professore ritiratosi dalla vita universitaria, che diventerà quasi una sua guida spirituale e mentore. E mi piace Servignani perché pure se non è Fenoglio, non è Dostoevskji, o chi vi pare, sento una certa sintonia con le idee che esprime e i temi che affronta - al terzo romanzo letto, sento di poterlo dire. Aggiungo una piccola nota, a scanso di equivoci o polemiche eventuali: non ho letto tre romanzi di Servignani perché me l’ha prescritto il medico e nemmeno perché me lo ha chiesto l’autore stesso (tanto meno l’autore mi ha chiesto di scriverne); li ho letti semplicemente per interesse cresciuto spontaneamente dopo essere stato risvegliato da altri commenti su anobii, come spesso mi è capitato con altri libri e altri autori. Esono contenta di averli letti. ________________________________ Enrico Diguida - 2017/05/19 10:02:32 Ho scoperto questo libro grazie a un amico che me lo ha consigliato. Davv ero un ottimo consiglio, ero un po' scettico per via dell'editore, ma mi son o proprio ricreduto. Complimenti Servignani! ________________________________ .